La pellicola su cui lo sguardo si è focalizzato è “Absence” di Wu Lang, presentata al Festival di Berlino 2023. Il regista è considerato tra i più giovani e, soprattutto, dotato di immensa bravura e spiccata inventiva, lasciando un’impronta evocativa e veritiera riguardante la storia di un uomo proveniente dall’isola di Hainan che esce dopo dieci anni di prigione. Cosa sarà cambiato dopo tanto tempo?
Il protagonista ritrova l’amore del passato insieme a una bambina; l’isola in cui viveva prima della prigionia è cambiata nel tempo, diventando un punto nevralgico per imbrogli e frodi.
La fotografia è intensa, magnetica e sorprendente grazie a inquadrature singolari: lo specchio che riflette l’immagine, inquadrature dall’alto o da una prospettiva posteriore come una tenda, ad esempio.
La comunicazione tra i due attori si interrompe a metà del film e lo spettatore si concentra sulle musiche enigmatiche e sui lunghi tempi di ripresa. Sebbene possa sembrare fuori dal coro inizialmente, a poco a poco ammalia e conquista.
La parte finale del film di Wu Lang è davvero sorprendente e inaspettata, lasciando lo spettatore a bocca aperta. Senza spoilerare troppo su WonderYou, posso dire che il regista è riuscito a creare una climax emozionante e coinvolgente che tiene incollati alla poltrona fino all’ultima scena.
Wu Lang è un genio nel creare atmosfere suggestive e inquietanti, mescolando abilmente elementi di suspense, mistero e dramma. La sua capacità di giocare con le aspettative dello spettatore e di sorprenderlo con colpi di scena memorabili lo rende uno dei registi più interessanti e originali del panorama cinematografico contemporaneo.
Riscoprire l’opera di questo straordinario regista è un’esperienza che non deluderà mai, e il suo finale ricco di tensione e carico di significato è solo uno dei tanti motivi per cui vale la pena immergersi nei suoi film. Che aspettate a scoprire il mondo di Wu Lang? È un viaggio che non dimenticherete facilmente.
