Parigi si illumina ancora una volta sotto i riflettori della Settimana della Moda, dal 3 all’11 marzo 2025. Per nove giorni, il panorama fashion si anima con sfilate e presentazioni che dettano le tendenze del prêt-à-porter femminile per l’autunno-inverno 2025-2026. Tra gli eventi più attesi, la collezione Valentino firmata Alessandro Michele si distingue per la sua audacia concettuale e scenografica.
Un bagno pubblico, emblema di un’intimità condivisa e al tempo stesso negata, diventa il teatro inaspettato della sfilata Valentino Autunno/Inverno 2025-2026. Michele, alla sua seconda collezione per la maison, sceglie un “contro-luogo” per riflettere sul potere trasformativo dell’abito e sulla dicotomia tra identità interiore e immagine esteriore.

Nel cuore del quinto arrondissement di Parigi, lo stilista ha ricreato un ambiente carico di suggestioni: una toilette di servizio immersa nella penombra, con luci rosso Valentino e una leggera nebbiolina nell’aria. Con le prime note della voce evocativa di Lana Del Rey, le porte dei bagni si spalancano e le modelle emergono in passerella, dando vita a un loop vorticoso e spontaneo.
Una sfilata potente e provocatoria che ha suscitato critiche e discussioni, ma che è anche la perfetta rappresentazione della visione di Michele: un’intimità che si svela e si cela, in un continuo gioco tra il dentro e il fuori.

“La moda è un grande teatro”, ha dichiarato Michele alla stampa dopo il défilé. “Al centro c’è la vestizione, il rapporto di intimità con il vestito. È un gioco magnificamente perverso, un potere di trasformazione che ognuno di noi possiede per proiettare all’esterno l’immagine che desidera”.
In un’epoca in cui i social media ridefiniscono la percezione dell’identità e della nudità, Michele ribalta il concetto di esposizione. La scelta di ambientare la sfilata in un bagno pubblico – uno spazio collettivo e al contempo estremamente privato – è una potente metafora: “Al bagno siamo tutti uguali, ma i vestiti ci rendono diversi”.

Il richiamo alla cultura dei club, allo Studio 54 e ai locali notturni che hanno segnato la sua giovinezza è evidente. “Non amavo ciò che succedeva nei club, ma ero un voyeur. Mi affascinava quel battito pulsante della notte. Oggi quel mondo non esiste più, ma lì ho imparato la moda”, confida lo stilista. Questo bagaglio esperienziale si riflette in una collezione che mescola suggestioni personali e riferimenti storici: il Valentino opulento degli anni ’80, le creazioni raffinate degli anni ’90 e l’inconfondibile impronta massimalista di Michele.
Il risultato è un guardaroba eclettico e sofisticato: gonne e pantaloni con ruches e balze, jeans e giacche strutturate, tailleur doppiopetto, cappotti-kimono e colli di pelliccia. Ma il vero filo conduttore della collezione è la nudità, o meglio, una “finta nudità”.
Tessuti impalpabili, trasparenze e drappeggi evocano la pelle senza mai rivelarla completamente, mentre dettagli come i tiranti elasticizzati richiamano il culto contemporaneo della chirurgia estetica: “Illudono che si possa fermare il tempo, che la giovinezza sia eterna”, spiega Michele.

Con questa sfilata, Alessandro Michele non solo ridefinisce il DNA di Valentino, ma apre un dibattito sulla moda come specchio della società contemporanea. “La moda è ingannevole: crediamo che ci riveli, ma in realtà ci traveste. È l’abito che svela la nostra intimità”.
Ancora una volta, Michele dimostra di essere un narratore visionario, capace di intrecciare moda, filosofia e cultura in un’unica, intensa rappresentazione estetica.

Salve sono una manager esperta in comunicazione, che punta sull’innovazione e la ricerca, il mio settore è legato alla sfera moda anche se la mia cultura e il mio spirito di osservazione mi portano ad avere sfaccettature che sinergicamente si avvicinano all’arte, alla musica e a tutto ciò che svela la nuova tendenza. Adoro il mondo del Fashion che coltiva la cultura e le tradizioni: incantata dalla genialità di un Alexander McQueen e dall’eleganza innovativa di un Jean Paul Gaultier. Sono una sognatrice autentica che crede che le passioni sono l’alimento per concretizzare i sogni, amo viaggiare,visitare musei, conoscere e documentarmi sempre….