Statuette, sorrisi, premi e red carpet, tutto questo è accaduto alla settantesima edizione dei David di Donatello. I tanto attesi Oscar italiani.
Vermiglio prende tutto!
La pellicola si è aggiudicata, tra l’altro, alcuni dei premi più prestigiosi tra cui il miglior film e il premio alla miglior regia a Maura Delpero stabilendo un record: per la prima volta questa statuetta è andata ad una donna regista.
Questo rullo ha avuto già molti occhi puntati, addirittura dal tempo della mostra del Cinema di Venezia 2024, vincendo il premio speciale della giuria e per pochissimo non è riuscita ad entrare nel numero finale dei film partecipanti agli Oscar. Oltre a ciò, ha ottenuto anche il David al “produttore”, per il miglior suono a Dana Farzanehpour, Hervè Guyader e Emmanuel De Boissieu, per la fotografia a Mikhail Krichman e ancora miglior casting Stefania Rodà, Maurilio Mangano, miglior suono e sceneggiatura originale sempre a Maura Delpero.
Maura Delpero “Quando ho pensato di scriverlo, qualcuno mi ha chiesto se non fosse anacronistico parlare di guerra. Purtroppo, la guerra è sempre attuale, e da allora lo è ancora di più. Vermiglio è un film profondamente antimilitarista. Racconta quando la guerra ce l’avevamo noi in casa”.
Il miglior film internazionale è “Anora” di Sean Baker. Riccardo Cocciante è salito sul palco per cantare “Era già tutto previsto”, che Paolo Sorrentino ha usato nel suo film ‘Parthenope’.
A pochi minuti dall’esibizione, un problema tecnico ha interrotto l’artista, per poi riprendere dopo alcuni secondi. Pupi Avati ha ricevuto il David di Donatello alla Carriera
Timothée Chalamet è arrivato in Italia per ricevere il David Speciale. Dunque, per questa magnifico evento, sceglie di sfilare sul tappeto rosso con il suo amore, Kylie Jenner.
La presidente e direttrice artistica dell’Accademia del Cinema Italiano, Piera Detassis, ha dichiarato:” al grande attore di film di qualità e innovativi, e, insieme, al protagonista globale“.
Da “Dune” di Denis Villeneuve, a “A Complete Unknown”, un biopic diretto da James Mangold, il giovane attore, il quale sostiene di avere una connessione profonda con l’Italia, possiede un bellissimo e facoltoso repertorio, ed avrà sicuramente tanti altri assi nella manica da condividere con il mondo cinematografico.
‘L’arte della gioia’ di Valeria Golino ha quindi conquistato il David
alla Miglior attrice protagonista (Tecla Insolia),
Miglior attrice non protagonista (Valeria Bruni Tedeschi) e Miglior sceneggiatura non originale.
E poi, rullo di tamburi e grande energia per la vittoria di Margherita Vicario per il Miglior film d’esordio, Miglior canzone originale (‘Aria!’) e al Miglior compositore. Due statuette per ‘Berlinguer – La grande ambizione’ di Andrea Segre, il più nominato di questa edizione insieme a ‘Parthenope’ di Paolo Sorrentino – che torna a casa a mani vuote – con 15 candidature ciascuno.
Non è stato compreso?
Il film di Segre vince il David al Miglior attore protagonista (Elio Germano) e Miglior montaggio.
Mentre Miglior attore non protagonista Francesco Di Leva per ‘Familia’ di Francesco Costabile.

Cerco notizie ad Ovest Nord Ovest, sono logorroica e amante dell’informazione. Mi occupo di comunicazione, Social Media e speakeraggio radiofonico, mi piacciono le parole perché ognuna di esse racchiude un significato specifico. Nella vita ho sempre cercato di fare più cose insieme per poter imparare e migliorare, ritengo che c’è sempre tempo per trovare le proprie passioni basta perseguire la propria strada!I miei hobby sono la cinematografia, la fotografia e lo sport soprattutto il nuoto e la boxe, almeno per il momento! Il mio posto preferito è sicuramente il mare dove poter fare introspezione e staccare la mente.