Oggi il mondo del calcio è decisamente affranto dalla triste notizia arrivata dall’Argentina che annuncia la morte di Diego Armando Maradona, ci lascia, l’indimenticabile e miglior numero 10, considerato come il miglior calciatore di tutti i tempi.
Maradona è ricordato con affetto da tutto il mondo, in modo particolare da tutta l’Italia e soprattutto dal Napoli visto che disputò in maglia azzurra sei stagioni.
Rimane il ricordo di una sua dichiarazione in merito alla città dove esprimeva tutto il suo affetto, “A Napoli ho passato sette anni, ma nel mio cuore contano il triplo per il legame che ho con quella splendida gente”.
Un legame fortissimo ed indissolubile con il popolo napoletano a cui portò due scudetti, una Coppa Uefa, una Supercoppa, una Coppa Italia e soprattutto la felicità di recarsi alla domenica a Fuorigrotta sapendo di assistere ogni volta a qualcosa di straordinario.
Vinse anche al Boca e a Barcellona qualcosa, ma nulla che possa essere paragonato all’intensità di quanto realizzò con il Napoli.
Oggi per tutto il mondo, il pensiero è solo uno, quello che identifica Diego Armando Maradona come la leggenda del calcio e l’essere immortale per le generazioni di tutti tempi. Lui poteva piacere o non piacere per il suo essere irregolare, ma era un’atleta incredibile un calciatore che parlava con la palla, con una forza eccezionale ed inimitabile.
Diego è stato il più grande di sempre. Nella sua carriera ha segnato 312 gol a livello di club, a cui vanno poi aggiunti i 34 gol segnati in nazionale (quarto realizzatore di sempre) su 91 presenze.
Aveva anche disputato la finale di Italia ’90. Ma per descriverlo non bastano solo i titoli e i trofei vinti, perché l’essenza di Maradona si è vista in tante piccole grandi cose, oltre ai gol memorabili, a quelli che vengono subito alla mente: alla Mano de Dios in Argentina-Inghilterra e al gol del secolo segnato pochi minuti dopo, quando scartò sei o sette giocatori inglesi prima di battere Shilton.
Oggi se ne va un pezzo di Napoli un idolo mondiale e nonostante la sua vita sregolata era molto amato. «Lui era il calcio, il Dio del calcio. Per questo non morirà mai».
Questo scrivono di Lui i più importanti quotidiani mondiali.
Writer:
Gabriella Chiarappa
Salve sono una manager esperta in comunicazione, che punta sull’innovazione e la ricerca, il mio settore è legato alla sfera moda anche se la mia cultura e il mio spirito di osservazione mi portano ad avere sfaccettature che sinergicamente si avvicinano all’arte, alla musica e a tutto ciò che svela la nuova tendenza. Adoro il mondo del Fashion che coltiva la cultura e le tradizioni: incantata dalla genialità di un Alexander McQueen e dall’eleganza innovativa di un Jean Paul Gaultier. Sono una sognatrice autentica che crede che le passioni sono l’alimento per concretizzare i sogni, amo viaggiare,visitare musei, conoscere e documentarmi sempre….