Per le nostre interviste di Wonderyou Magazine, oggi abbiamo il piacere di dialogare con Eleonora Albrecht in arte OARA, è un’attrice, modella, cantante e regista italiana.
Raccontaci del tuo ultimo album
Essendo adesso tempo di Natale, ho inciso due singoli in italiano e in inglese “il regalo più speciale” e “Presence Is the Present”.
Sono due canzoni che parlano della bellezza dello stare insieme durante le festività, e dei cambiamenti che possono avvenire anno dopo anno perché qualcuno viene a mancare oppure perché c’è un nuovo arrivato. Il messaggio è la bellezza del condividere, apprezzare ogni momento, e magari levare il cellulare per qualche ora, ogni tanto non farebbe male!
Da dove nasce quest’amore incondizionato per la musica?
Sicuramente dalla mia famiglia perché sono figlia di due ballerini classici, quindi ovviamente la musica è sempre stata presente dentro casa mia. Poi da piccola io volevo fare la cantante, ma successivamente mi sono appassionata ad altre discipline, quindi l’avevo un po’ messo da parte. E poi come tante persone durante e post la pandemia, ho deciso di prendere in mano questa mia passione e impegnarmi per fare in modo di poter realizzare il mio sogno.
Da dove deriva il tuo nome d’arte “Oara”?
Ho scelto di chiamarmi OARA per vari motivi: il primo perché sicuramente ha un nome facile da ricordare all’interno della sezione “musica Pop”; un nome corto è più efficace del mio nome e cognome, secondo me; ed infine perché, in qualche modo, richiama molto la mia passione di quando ero piccola il film “Via col vento” e l’amore che avevo per la protagonista il personaggio di Rossella O’hara, quindi ho scelto di usare questo pseudonimo in campo musicale, mi piace.
Sei un’artista a 360 gradi ma quale arte ti rappresenta di più?
A me piace tutto quello che appartiene al mondo dello spettacolo, arti performative. Insomma, tutto quello che faccio mi rappresenta totalmente!
In quale modo riesci ad alimentare il tuo flusso creativo?
Penso che alla base di tutto ci sia un certo tipo di approfondimento culturale avvenuto negli anni e soprattutto nel periodo adolescenziale e prima gioventù, che sono quelli molto più formativi.
da quello nasce un po’ il mio gusto estetico e tematico in generale, la cultura è alla base di tutto se vuoi essere un artista. Altrimenti resti sempre sulla superfice. Dopodiché dipende dai periodi, a volte ho bisogno di avere tanti input esterni, a volte invece nessuno e soltanto andare alla ricerca nel profondo di quello che voglio davvero esprimere.
Di cosa parla il brano “Odette”? A chi è dedicato?
”Odette” è un brano che parla di una bambina che sogna di diventare una ballerina di danza classica, ma le dicono che non ha le capacità. Invece poi ci riuscirà alla grande e appunto interpreterà Odette nel famoso balletto de “Il lago dei cigni”. Questa canzone è ispirata alla storia di mia madre, Stefania Minardo, che è stata una prima ballerina classica del teatro dell’opera di Roma, nella sua carriera ha interpretato non solo il lago dei cigni ma tanti altri bellissimi balletti classici e non solo. è dedicato anche a tutte le persone che hanno un sogno nel cassetto e che con tanta forza di volontà, passione, disciplina riescono a portare avanti i loro sogno e possibilmente realizzarlo
Un tuo ricordo importante legato all’infanzia?
A un certo punto con la mia migliore amica delle elementari, a 7-8 anni, ci siamo messe a incidere delle canzoni sulle cassette e a fare dei veri e propri balletti che facevamo poi vedere a sua madre. penso che fosse già l’inizio di quello che avrei voluto fare. Ci chiamavamo Superga e Melinda.
Da un po’ di tempo è iniziata questa nuova avventura da Dj. Puoi raccontarci cosa ti ha portato alla consolle?
È stato un mio amico Dj, Filippo Fiorini, che mi ha dato questo input, aiutandomi inizialmente a mixare in consolle, e poi la cosa mi è iniziata a piacere e ho continuato ad apprendere. Ho iniziato anche a suonare in vari posti, ormai è diventato un vero e proprio lavoro perché per fortuna ho molte richieste e a me piace tantissimo sia tutto l’aspetto musicale che stare al banco di regia e avere una relazione con un pubblico.
I video clip sono prodotti e girati da te? Il mondo della regia ti potrebbe interessare?
I primi due video clip sono stati girati da Flavio Parenti però io li ho sempre montati, gli altri successivamente li ho diretti e montati personalmente.
La regia mi piace molto, sia cinematografica che videoclip, anche perché infatti ho diretto dei cortometraggi e video Art in passato. Ho comunque sempre un progetto di lungometraggio ma non so semmai vedrà la luce, al momento mi dedico alla musica e va bene così.

Cerco notizie ad Ovest Nord Ovest, sono logorroica e amante dell’informazione. Mi occupo di comunicazione, Social Media e speakeraggio radiofonico, mi piacciono le parole perché ognuna di esse racchiude un significato specifico. Nella vita ho sempre cercato di fare più cose insieme per poter imparare e migliorare, ritengo che c’è sempre tempo per trovare le proprie passioni basta perseguire la propria strada!I miei hobby sono la cinematografia, la fotografia e lo sport soprattutto il nuoto e la boxe, almeno per il momento! Il mio posto preferito è sicuramente il mare dove poter fare introspezione e staccare la mente.