La seconda giornata della Festa del Cinema di Roma all’Auditorium Parco della Musica, che si terrà dal 16 al 27 ottobre, è partita con una grande esibizione sul red carpet di Rocco Papaleo. È possibile dire che la sua esuberanza, unita al suo entusiasmo, ha conquistato sin da subito il pubblico presente alla cerimonia, che ha potuto anche godere del suo atteso giro con l’Ape, durante il quale ha lanciato volantini e raccolto firme per le donazioni.
Lo spettacolo prosegue con un cast eccezionale per la pellicola US Palmese: Claudia Gerini, Massimiliano Bruno e i giovani Blaise Alfonso e Giulia Maenza. Etienne Morville è un calciatore francese tra i più forti al mondo, ma ha un pessimo carattere. In campo si fa notare più per le risse che per le giocate con i suoi numeri “alla Houdini”; fuori dal campo, invece, si mette spesso nei guai. Dopo essere diventato bersaglio sui social per aver offeso una tiktoker e accusato di “body shaming”, viene messo fuori squadra. La sua popolarità è ai minimi termini e il suo agente non sa più che fare. Riuscirà a far cambiare rotta al suo assistito?
Le proiezioni in concorso per la sezione Progressive Cinema includono, in anteprima, Paradiso in vendita di Luca Barbareschi, ambientata a Filicudi. Si tratta di una commedia di caratteri, costume e politica, in grado di raccontare la sfida eterna tra culture affini e litigiose, di conquistatori conquistati e paesani battaglieri, nella migliore tradizione della commedia all’italiana.
Il Teatro Studio Gianni Borgna ospita il pubblico che potrà assistere a L’Art d’être heureux di Stefan Liberski. Nel film, il protagonista è Jean-Yves, un pittore in piena crisi creativa che lascia Bruxelles per Étretat, in Normandia: le sue falesie sono l’ideale impressionista per eccellenza. Cerca ispirazione per il suo prossimo capolavoro, che dovrà finalmente procurargli gloria e riconoscimento per l’eternità. Ma deve trovare un’idea.
Inoltre, la visione della pellicola CIAO MARCELLO, MASTROIANNI L’ANTIDIVO, con il regista Fabrizio Corallo presente in sala, è stata qualcosa di unico, a detta delle persone presenti. Il cast include Barbara Venturato, Silvia Scola (sceneggiatrice), Massimo Vigliar, Adriano De Micheli e Stefano Bufalini. Il docufilm sull’attore più amato a livello internazionale è colmo di sfumature inedite e autoironiche. Del resto, questo è l’anno in cui avrebbe compiuto 100 anni. Infatti, saranno numerose le iniziative dedicate a questa creatura speciale, cominciando da una retrospettiva di alcuni dei suoi film più importanti, molti dei quali proiettati in versione restaurata, per arrivare a un incontro con la figlia Chiara Mastroianni, attrice e regista, protagonista recentemente della commedia Marcello mio, in cui gioca con l’ossessione e il mito del padre.
Corallo trova la sequenza relativa a Ciao, Rudy, una commedia musicale dedicata a Rodolfo Valentino, scritta da Pietro Garinei e Sandro Giovannini, insieme a Luigi Magni, con le musiche di Armando Trovajoli, rappresentata per la prima volta il 7 gennaio 1966 al Teatro Sistina di Roma. “Ma che latin lover, ero pagato per abbracciare le donne. E poi ho fatto film in cui interpretavo un impotente, un omosessuale e anche un uomo incinto: che dovremmo dire, allora?”
I cineasti che hanno reso celebre l’attore includono l’alter ego Federico Fellini, il mentore Luchino Visconti, il paterno Vittorio De Sica, l’amico Ettore Scola, il cinico Mario Monicelli e il sarcastico Dino Risi. Infine, ecco una favolosa rassegna di miti: la tenera Sophia Loren, la comprensiva Monica Vitti, la candida Stefania Sandrelli, la sensuale Sandra Milo, l’altera Virna Lisi, l’esplosiva Ursula Andress, la schietta agente e confidente Giovanna Cau e la materna sarta Angela Anzimani. Le figlie Chiara e Barbara ricordano che “sul set, poteva ripetere mille volte, per darsi coraggio: Stasera mangiamo pasta e fagioli”.
Viene narrato anche il Mastroianni privato: il matrimonio con Flora Carabella e le relazioni tempestose con la conturbante Faye Dunaway e la femme fatale Catherine Deneuve. Mastroianni, secondo il corrosivo Monicelli, “piace perché sembra preso dalla strada all’ultimo momento”. Ma, naturalmente, la fascinazione per Fellini è un racconto emblematico. “Incontrai Federico a Fregene. Mi disse: Caro Marcellino, il produttore vuole Paul Newman, ma lui è una grande star; a me serve una faccia qualsiasi. E io subito: Eccomi! La faccia qualsiasi sono io!”
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