La mattina dell’undicesima giornata della Festa del Cinema all’auditorium parco della musica ha l’oro in bocca!
La redazione di Wonderyou – di buona leva- è andata a seguire la presentazione di Q-cultura. Una nuova rivista culturale, che pone il Focus sull’importanza della libertà dell’individuo. Diretta da Claudio Miani ed editata da Officina d’arte OutOut con cadenza trimestrale, offre uno spazio a nuove forme di linguaggio e di sperimentazione artistica. Il numero zero si intitola Women’s – Voci di donne, dedicato al mondo femminile artistico.
All’interno della rivista son presenti 15 storie di registe intervistate, che raccontano la testimonianza in base al paese in cui si trovano: dal Kosovo, alla Cina, alla Tunisia.
Tutto ciò è stato introdotto dalla preparatissima Roberta Cordaro, dottoressa ed estetica e filosofia del femminismo.
Era presente anche Valeria Solarino, attrice e regista italiana, vincitrice del premio Q-cultura per l’impegno riscontrato nel sociale e nella difesa dei diritti dell’uomo e della donna. Nel corso dell’evento è stata intervistata da Claudio Miani, insieme a Luna Gualano e Mauro Malgrande.
La Solarino sostiene che ciò di cui l’umanità ha bisogno è quella di andare a fondo nella conoscenza su un piano verticale, ossia andando in profondità, scendere nell’abisso; piuttosto che rimanere sul piano orizzontale, quindi superficiale.
L’arte riesce a soffermarsi sulle cose. Inoltre, bisognerebbe puntare l’attenzione sui diritti dell’umanità, sulla ricerca e sull’affermazione della propria identità.
La regista aggiunge: “Il mondo del cinema ed audiovisivo è ancora molto complesso, dobbiamo continuare a lavorare per migliorare. La regia, la produzione sono spesso ruoli ricoperti da uomini; invece, ora è bello vedere che ci son parecchie registe donne, che cercano di accogliere ciò con grande orgoglio. Però, bisognerebbe creare le condizioni adatte per collocare tutti sullo stesso piano. “
Successivamente, Mauro Malgrande, interviene riferendosi al concetto di integrazione sociale e chiede a Luana Gualano di raccontare la sua esperienza: “Sicuramente è difficoltoso per tutte le donne che vogliono intraprendere questo mestiere, ancor di più quando di mezzo vi è il genere. Ora si inizia ad avere un’apertura ma c’è tanto lavoro da fare. Inoltre, spesso, si perde di vista che una donna prima di esser tale è una persona”.
Il dibattito è andato avanti facendo uscire dinamiche davvero interessanti, grandi applausi per quest’organizzazione!
La cerimonia prosegue con il red Carpet del cast, quasi al completo, di Mare Fuori e di seguito la proiezione delle due puntate in anteprima in Sala Sinopoli.
Uno spettacolo emozionante poiché l’auditorium si è illuminato sotto le note della colonna sonora della serie televisiva.
I protagonisti hanno sfilato elegantemente e colmi di emozioni su quel tappeto rosso, sorridendo sia ai fans, i quali non vedevano l’ora di far selfie con Carmine Recano, il comandante, Domenico Cuomo, in arte “CARDIOTRAP”, Maria Esposito, Rosa Ricci, e tutti i protagonisti che ai fotografi.
Il palco è vostro, complimenti!
Ma quali film hanno vinto questa spettacolare cerimonia?
La premiazione è stata condotta dalla simpatia e bravura di Geppi Cucciari, che ha introdotto il saluto al presidente della fondazione Cinema per Roma, Gianluca Farinelli, e la giuria internazionale riconosciuta come Festival competitivo dalla FIAPF (Federation Internationale des Associations de Producteurs de Films).
Grazie all’intelligenza artificiale anche Anna Magnani è riuscita ad esser presente.
I film vincitori del concorso Progressive Cinema:
– Miglior film: Pedágio (TOLL) di Carolina Markowicz;
– Gran premio della Giuria: UROTCITE NA BLAGA di Stephan Komandarev;
– Miglior regia: Joachim lafosse per un Silence (A Silence)
– Miglior attrice: “Monica Vitti” Alba Rohrwacher per “Mi fanno male i capelli” .
– Miglior attore per il premio “Vittorio Gassman “ Herbert Nordrum per Hypnosen (The Hypnosis);
– Miglior sceneggiatura: Asli özge per Black box;
– Premi speciali alla giuria: “Ashil “ di Ferhad Delaram, “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi e “The Monk and The Gun” di Pawo Choyning Dorji.
La giuria per il premio Miglior commedia “Ugo Tognazzi”, presieduta dall’attrice francese Philippine Leroy-Beaullieu, dal regista e sceneggiatore italiano Alessandro Aronadio e dalla sceneggiatrice Lisa Nur Sultan, hanno consegnato il premio a:
– “Jules” di Marc Turtletaub;
– “Asta Kamma August” e Herbert Nordrum per “The Hypnosis”.
Premio per il pubblico:
– “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi;
Premio SIAE:
– “Il primo figlio” di Mara Fondacaro.
Cerco notizie ad Ovest Nord Ovest, sono logorroica e amante dell’informazione. Mi occupo di comunicazione, Social Media e speakeraggio radiofonico, mi piacciono le parole perché ognuna di esse racchiude un significato specifico. Nella vita ho sempre cercato di fare più cose insieme per poter imparare e migliorare, ritengo che c’è sempre tempo per trovare le proprie passioni basta perseguire la propria strada!I miei hobby sono la cinematografia, la fotografia e lo sport soprattutto il nuoto e la boxe, almeno per il momento! Il mio posto preferito è sicuramente il mare dove poter fare introspezione e staccare la mente.