Freddie Mercury rivive al Coachella: l’omaggio spettacolare di Benson Boone e la sorpresa di Brian May. Il video che ha emozionato il mondo New

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Un’esplosione di emozione, nostalgia e talento ha attraversato la notte del Coachella Festival, trasformando il palco nel cuore pulsante della leggenda rock. A compiere la magia è stato Benson Boone, 22 anni, che ha regalato al pubblico un tributo indimenticabile ai Queen e al loro indiscusso frontman, Freddie Mercury.

Con un abito scelto ad hoc, ispirato in ogni dettaglio agli outfit iconici di Mercury — giacca militare bianca con inserti dorati, pantaloni aderenti e quell’allure da performer puro — Boone è salito sul palco già con l’intento di lasciare il segno. E ci è riuscito.

L’omaggio è iniziato sulle inconfondibili note di “Bohemian Rhapsody”, lo storico brano pubblicato il 31 ottobre 1975 come primo estratto da A Night at the Opera, considerato uno dei capolavori assoluti della musica mondiale. Ma quando la performance sembrava già destinata a fare scalpore, ecco che il destino ha deciso di alzare ulteriormente l’asticella.

 

Benson Boone

 

Brian May, il leggendario chitarrista dei Queen, è apparso a sorpresa, facendo esplodere il pubblico in un’ovazione travolgente. Chitarra in spalla e sorriso emozionato, ha affiancato Boone in un duetto tanto inatteso quanto straordinario. La voce intensa del giovane artista si è fusa con il suono inconfondibile della Red Special di May, dando vita a una sinergia potente, vibrante, commovente.

 

 

Durante la performance, Boone ha mostrato anche un’energia scenica sorprendente, culminata in una capriola spettacolare che ha strappato applausi a scena aperta. La platea, letteralmente in delirio, ha assistito a quello che è già stato definito uno dei momenti più alti dell’edizione 2025 del Coachella.

 

Benson Boone

 

Non solo i fan sono rimasti colpiti: anche la critica ha elogiato quella che è stata definita “una prova artistica matura e rispettosa, capace di reinventare l’omaggio senza tradire l’originale”.

A chiudere il cerchio, le parole toccanti dello stesso Boone, che ha voluto affidare ai social il suo bilancio personale:

“Questo spettacolo è di gran lunga la più grande produzione a cui abbia mai partecipato. Il lavoro, la dedizione e il tempo per costruire qualcosa del genere sono quasi insondabili. Così tante persone dietro le quinte hanno lavorato per realizzare questo sogno.

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Benson Boone

 

Sono così orgoglioso di aver partecipato a questo spettacolo. Brian May, non ho parole. Sei senza dubbio uno dei musicisti più leggendari di tutti i tempi e non so come ringraziarti per essere venuto.

Grazie alla mia band, alla mia crew, al team del design, ai miei manager, amici, familiari e alle persone care, senza le quali non sarei qui. Non vedo l’ora di tornare al Coachella. Grazie per avermi ospitato, e grazie per tutto quello che fate, anche solo con un semplice stream.

Amo questo lavoro, amo questa vita, amo la musica, e amo le persone che ho intorno. Dio vi benedica tutti.

Un tributo doveroso e sentito a un’icona immortale, reso unico da un giovane artista che ha dimostrato di avere non solo talento, ma anche cuore. Una notte da incorniciare, in cui Freddie Mercury è tornato a cantare tra le stelle del deserto.


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