Ieri, nonostante la pioggia, l’Italia ha celebrato con profonda commozione il settantottesimo anniversario della nascita della Repubblica. Una giornata decisamente importante e significativa per gli italiani, che si è aperta sulle note dell’Inno di Mameli intonato magistralmente da Claudio Baglioni.
L’inizio delle celebrazioni è avvenuto presso l’Altare della Patria, dove il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, insieme alle Alte Cariche dello Stato, ha reso omaggio al Milite Ignoto. Il Presidente ha sottolineato l’importanza dei valori della nostra identità nazionale e della Costituzione, nata dalla straordinaria rinascita seguita alla lotta di Liberazione. “Indipendenza e libertà sono conquiste che vanno difese ogni giorno, in comunione di intenti e con la capacità di cooperare per il bene comune”; ha scritto in un messaggio al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone.
A fianco del Capo dello Stato, il cielo romano è stato sorvolato dal tradizionale spettacolo delle Frecce Tricolori, mentre erano presenti la premier Giorgia Meloni, i presidenti di Senato e Camera, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, e il ministro della Difesa Guido Crosetto. La premier ha espresso il suo orgoglio sui social: “Con orgoglio celebriamo oggi i 78 anni della nascita della Repubblica italiana e ne onoriamo storia e tradizioni. Grazie a chi, anche sacrificando la propria vita, ha reso l’Italia la Nazione che è, e a chi ogni giorno, con onore e coraggio, contribuisce a renderla forte, unica e rispettata nel mondo.”
Nonostante un tentativo di interruzione da parte degli attivisti di Ultima Generazione, prontamente bloccati dalla polizia, la tradizionale parata si è svolta senza ulteriori intoppi. Quest’anno la Polizia di Stato ha celebrato i suoi 172 anni, e ad aprire il corteo sono stati 300 sindaci con la fascia tricolore.
In prima fila, Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’ANCI, ha dichiarato: “La Repubblica è una e indivisibile. Questo è il valore in cui noi sindaci crediamo, tutti. Oggi è stato un onore per me aprire, ancora una volta, con i sindaci italiani, le celebrazioni del 2 giugno, festa della Repubblica italiana e di tutte le istituzioni che si
riconoscono nella nostra Costituzione.”
Decaro ha aggiunto che non bisogna mai dare per scontato quello che si ha, specialmente se si tratta di diritti e libertà conquistati con il sacrificio di vite umane. “Sono orgoglioso di aver indossato per 10 anni la fascia tricolore, simbolo della Repubblica e del rispetto che tutti dobbiamo avere per le nostre istituzioni.”
La giornata si è conclusa con una serie di eventi e manifestazioni culturali in tutta Italia, che hanno reso omaggio alla storia e alle tradizioni della Repubblica. La pioggia non ha spento l’entusiasmo e il patriottismo degli italiani, che hanno dimostrato ancora una volta la loro unità e la loro dedizione ai valori democratici.
La Festa della Repubblica è stata, anche quest’anno, un momento di riflessione e di celebrazione del percorso che ha portato l’Italia a essere la nazione forte e rispettata che è oggi.