Moda ecosostenibile, idee per superare il fast fashion

Eleonora Ono

L’industria della moda è la più importante fonte di inquinamento ambientale al mondo e si evolve sempre più velocemente, essendo noi umani responsabili di ciò che accade sotto i nostri piedi e sopra la nostra testa, perché non sentiamo questo senso di responsabilità?

Dalle battaglie di Greta Thunberg contro il cambiamento climatico, all’inquinamento idrico e di anidride carbonica causato dall’industria del “Fast fashion” ossia il settore dell’industria dell’abbigliamento che produce collezioni ispirate all’alta moda a costi irrisori, si denota quanto il problema esiste e persiste.

Sapete quanti litri di acqua vengono usati per produrre soltanto una singola maglietta di cotone? Esattamente 2.700 litri che sono sufficienti ad una persona per 2 anni e mezzo, rendetevi conto!

Tuttavia non è possibile aiutare, nel proprio piccolo, il pianeta cercando di rendere anche la moda sostenibile giorno dopo giorno?

Del resto la natura è più potente dell’essere umano quindi perché non cercare di andar incontro ad essa piuttosto che far opposizione?

Alla fine Adamo ed Eva se la son cavata benissimo con una foglia di fico, quindi perché non prendere ispirazione dalla storia?

Chiaramente si sdrammatizza un po’, tuttavia al centro della nostra esistenza potremmo inserire il concetto ancora più marcato di sostenibilità perché ci riguarda proprio da vicino e forse l’essere umano non è così consapevole o meglio bisognerebbe fornire gli strumenti giusti per una maggiore sensibilizzazione.

Come inserire tutto questo nel settore costume&glamour?


Innanzitutto utilizzare e riutilizzare sempre quello che è già presente nel nostro guardaroba quindi si è già un passo avanti verso l’antispreco;

 

Moda ecosostenibile

 

Secondo poi comprare vestiti di seconda mano, ma perché accogliere questa idea folle?

In primo luogo perché la moda è ciclica quindi torna sempre indietro, un po’ come il karma per chi ci crede chiaramente; perciò la classica giacca della nonna che, solitamente va a finire nel dimenticatoio, con il passare del tempo diventa cool.

Quindi vi potete sbrizzarrire sbirciando al mercatino delle pulci, nei negozi di seconda mano, oppure anche in qualche casa di qualcuno di fiducia. Del resto se hai occhio e stile ti puoi permettere tutto;

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Inoltre se siete stanche del vostro personalissimo armadio allora bisogna optare per il “Fashion renting” ossia prendere in prestito capi e accessori in modo da avere sia una consulenza di styling, come le vere star del cinema, con il fine ultimo di avere (oddio forse di avere non è troppo giusto) un riciclo di indumenti senza ulteriori sprechi.

Ovviamente per fronteggiare questa battaglia bisognerà armarsi di accessori sostenibili per aver rispetto del pianeta ed anche per essere sempre più originali nel proprio genere. Anche la scelta dell’e-commerce potrebbe essere validissima, attenzione solo al packaging che dev’essere in linea con la policy di salvaguardia del pianeta terra!

La moda del Made in Italy ha portato anche in passerella tessuti sostenibili come burro di canapa, di bamboo, di ortica, fibre ottenute da scarti di arancio, morbidissima pelle vegana di cactus.

 

Moda ecosostenibile

 

Perciò esiste nel terzo millennio un modo per distaccarsi da questo mercato colmo di consumismo e (Fast fashion – sinonimo), basta solo continuare a studiare un altro metodo diverso rispettando il pianeta che ci ospita e, soprattutto, credere che sia possibile che questo cambiamento avvenga per poter modificare il destino di tutti noi!!


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