L’Addio a Franco Di Mare: Un Pilastro del Giornalismo Italiano e una Vita Dedicata alla Verità

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Il mondo del giornalismo italiano è in lutto per la scomparsa di Franco Di Mare, morto all’età di 68 anni. Il giornalista ha combattuto negli ultimi mesi contro un mesotelioma, un tumore aggressivo e incurabile, come aveva rivelato lui stesso circa un mese fa durante un’intervista commovente con Fabio Fazio. La famiglia ha annunciato la sua morte con una nota toccante: “Abbracciato dall’amore della moglie, della figlia, delle sorelle e del fratello e dall’affetto degli amici più cari, si è spento a Roma il giornalista Franco Di Mare”.

Nato a Napoli l’8 luglio del 1955, Franco Di Mare ha dedicato la sua vita al giornalismo, dimostrando un impegno straordinario e una passione inesauribile. Laureato in Scienze Politiche all’Università Federico II, Di Mare ha iniziato la sua carriera a “L’Unità” e “Radiocor” prima di approdare in Rai, dove ha trascorso la maggior parte della sua carriera. È stato un inviato di guerra di lungo corso, coprendo conflitti devastanti come quelli nella ex Jugoslavia e nel Kosovo. Proprio in queste terre martoriate, Di Mare associava le cause della sua malattia all’esposizione a materiali cancerogeni come l’amianto e l’uranio impoverito, argomento che ha trattato nel suo ultimo libro “Le parole per dirlo – La guerra fuori e dentro di noi”.

 

Franco Di Mare

 

Di Mare è stato non solo un giornalista, ma anche un autore prolifico e un conduttore amato dal pubblico. Nel 2011, ha pubblicato il romanzo bestseller “Non chiedere perché”, ispirato alla sua esperienza di adozione di una bambina bosniaca, Stella, che ha toccato il cuore di molti e ha vinto prestigiosi premi letterari. Il libro è stato successivamente adattato in un film TV intitolato “L’angelo di Sarajevo“.

Nel corso della sua carriera, Di Mare ha realizzato inchieste e reportage su temi cruciali come la politica internazionale, la criminalità organizzata e i disastri naturali, sempre con un approccio coraggioso e autentico. Ha coperto eventi di portata storica, tra cui i falliti colpi di stato in America Latina, le campagne elettorali presidenziali in vari paesi e gli attentati terroristici in diverse parti del mondo.

Il mese scorso, durante la sua ultima apparizione televisiva con Fabio Fazio, Di Mare non solo ha parlato apertamente delle sue condizioni di salute, ma ha anche criticato duramente la Rai per il trattamento ricevuto dopo la scoperta della malattia. Sebbene abbia precisato che le sue parole non erano rivolte all’attuale dirigenza, ha evidenziato una mancanza di supporto e comprensione da parte dell’azienda. I vertici Rai, sorpresi dalle sue dichiarazioni, hanno assicurato di essere stati all’oscuro della sua situazione e hanno promesso di chiarire la vicenda.

Nonostante le polemiche, la Rai ha voluto ricordare Franco Di Mare con parole di profondo rispetto e gratitudine. “La scomparsa di Franco Di Mare è per la Rai, per la quale si è sempre speso con passione e professionalità, motivo di profondo dolore, al quale si unisce la riconoscenza per quanto fatto nel corso della sua lunga carriera”, si legge in una nota ufficiale. La presidente Marinella Soldi, l’amministratore delegato Roberto Sergio, il direttore generale Gianpaolo Rossi e l’intera azienda hanno espresso il loro sincero cordoglio alla famiglia.

 

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Franco Di Mare

 

Franco Di Mare lascia un’eredità indelebile nel mondo del giornalismo. Il suo lavoro instancabile e il suo coraggio nel raccontare le realtà più dure e complesse hanno fatto di lui una figura rispettata e ammirata. La sua storia personale e professionale continuerà a ispirare future generazioni di giornalisti, ricordando a tutti l’importanza della verità e dell’umanità in ogni racconto.

Alla sua famiglia, agli amici e a tutti coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato, va il nostro pensiero in questo momento di dolore. La sua voce, le sue parole e il suo esempio resteranno per sempre vivi nella memoria collettiva.


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