Parigi ha vissuto un momento di straordinaria intensità con la sfilata Dolce&Gabbana Alta Moda, un omaggio potente e scenografico all’eleganza siciliana e alla tradizione della couture. Alla vigilia della Settimana dell’Haute Couture, la maison ha portato in scena una collezione che ha saputo unire la sacralità e la sensualità, la forza e il mistero, con un unico filo conduttore: il nero, simbolo eterno di raffinatezza e passione.
L’evento si è svolto nella suggestiva cornice dell’Hôtel de la Marine, un palazzo sontuoso che ha accolto un défilé decisamente più intimo rispetto agli sfarzosi show itineranti della maison, ma non per questo meno spettacolare. «Le Siciliennes vanno a Parigi», hanno dichiarato Domenico Dolce e Stefano Gabbana, raccontando il legame viscerale tra la loro terra e la capitale della moda.

Freschi dell’inaugurazione della mostra Dal cuore alle mani al Grand Palais, un’esposizione che celebra dieci anni di creazioni Alta Moda, Dolce&Gabbana hanno voluto coronare questo traguardo con una sfilata che ha fatto della fascinazione per il nero il suo leitmotiv. Un nero teatrale, assoluto, enigmatico. Un nero che racconta la Sicilia attraverso i suoi contrasti: il sacro e il profano, la devozione e la seduzione, la compostezza e la passione.

«Volevamo portare a Parigi l’essenza autentica di ciò che siamo, il nostro amore per la Sicilia, che è il cuore pulsante del nostro lavoro», hanno spiegato i due stilisti. «Esibire le nostre creazioni qui è un sogno che si avvera, perché non ci consideriamo couturier, ma sarti innamorati della bellezza del fatto a mano e dell’arte dell’artigianato.»

Un legame, quello tra la Sicilia e la Francia, che affonda le radici nella storia. Sebbene il dominio francese sul Regno di Sicilia sia stato breve, la sua influenza ha lasciato un segno indelebile sulla cultura dell’isola: dalla lingua al gusto per il lusso, fino all’arte della cucina aristocratica. Un’ispirazione che Dolce&Gabbana hanno tradotto in moda, contrapponendo l’inconfondibile allure siciliana allo chic parigino.

Se Parigi è la culla dell’Haute Couture, la Sicilia è il cuore pulsante della drammaticità visiva, e Dolce&Gabbana hanno saputo coniugare questi due universi con maestria. La sfilata è stata una “processione devozionale”, un viaggio simbolico da Palermo alla Ville Lumière attraverso silhouette mozzafiato: vedove nere in pizzo e velluto, con rosari e croci dorate strette in vita da cinture scolpite, femme fatale avvolte in mantelli barocchi, tra intarsi preziosi e applicazioni dorate, corsetti sensuali e lingerie impalpabile, che giocavano con la trasparenza e la seduzione, intarsi, cut-out e ricami sontuosi, in una danza di luci e ombre che esaltava la tridimensionalità dei tessuti.

Questa collezione Alta Moda Parigi ha dimostrato ancora una volta che Dolce&Gabbana non creano semplicemente moda, ma mettono in scena un racconto visivo, un’ode alla loro terra e alla femminilità eterna. Il nero, nelle loro mani, ha assunto infinite sfaccettature: dal rigore monastico alla sensualità più audace, dall’eleganza aristocratica alla passione mediterranea.
E mentre le Siciliennes hanno conquistato Parigi, la moda ha ribadito ancora una volta il suo potere narrativo, capace di emozionare, evocare e trasportare in un universo fatto di storia, tradizione e sogno. Perché, in fondo, la vera Haute Couture è un rito, un’arte, un’emozione senza tempo e Dolce&Gabbana, ancora una volta, ne sono stati i maestri indiscussi.

Salve sono una manager esperta in comunicazione, che punta sull’innovazione e la ricerca, il mio settore è legato alla sfera moda anche se la mia cultura e il mio spirito di osservazione mi portano ad avere sfaccettature che sinergicamente si avvicinano all’arte, alla musica e a tutto ciò che svela la nuova tendenza. Adoro il mondo del Fashion che coltiva la cultura e le tradizioni: incantata dalla genialità di un Alexander McQueen e dall’eleganza innovativa di un Jean Paul Gaultier. Sono una sognatrice autentica che crede che le passioni sono l’alimento per concretizzare i sogni, amo viaggiare,visitare musei, conoscere e documentarmi sempre….