Il film “Lo Squalo” persiste come uno dei vertici indiscussi nella storia del cinema, con la sua fama e il suo impatto che attraversano generazioni. Questo capolavoro è stato l’opera distintiva di Steven Spielberg, un regista la cui genialità ha modellato Hollywood stessa.
Ma cosa rende “Lo Squalo” così straordinario?
La risposta risiede in una serie di audaci scelte narrative e stilistiche, che hanno contribuito a sollevare il film ben al di sopra del suo tempo.
Un tratto distintivo di “Lo Squalo” è l’approccio visionario di Spielberg alla narrazione. Piuttosto che concentrarsi esclusivamente sul mostruoso predatore marino, il regista ha deciso di sfruttare la tensione generata dalla presenza dello squalo per far emergere la vera essenza dei personaggi e trasmetterla allo spettatore.
Questa decisione non solo ha dimostrato l’abilità di Spielberg nel gestire le limitazioni pratiche, come l’uso di un animatronico non perfettamente realistico, ma ha anche permesso di creare una suspense coinvolgente e duratura.
Una delle scelte più sorprendenti di Spielberg riguarda l’uso del colore rosso. In un contesto in cui ci si aspetterebbe abbondanza di rosso per rappresentare sangue e violenza in un film incentrato sugli attacchi mortali di uno squalo, Spielberg ha invece scelto di limitare notevolmente questa tonalità.
Il risultato è stato straordinario: la tensione è cresciuta in modo graduale, preparando il terreno per un impatto visivo potente e sorprendente nella scena culminante. Questa decisione mostra la maestria di Spielberg nel manipolare il simbolismo visivo per ottenere effetti emotivi duraturi.
“Lo Squalo” non è solo un film, ma un prezioso insegnamento di cinematografia. Anche dopo 47 anni dalla sua uscita, il film continua a guidare e ispirare cineasti di tutto il mondo. Spielberg ha dimostrato di saper trasformare le sfide degli effetti speciali in opportunità creative, conducendo lo spettatore in un’esperienza coinvolgente attraverso l’incertezza e la paura. La scelta di mostrare il mostro solo in brevi scatti sfocati o parziali ha messo il pubblico nello stesso stato di inquietudine degli abitanti di Amity Island, incanalando una suspense simile a quella adottata successivamente da Ridley Scott in “Alien”.
La maestria di Spielberg è ulteriormente evidente nel montaggio, premiato con l’Oscar, e nella colonna sonora leggendaria di John Williams, anch’essa insignita dell’Oscar. Questi elementi si fondono in modo sinergico, creando un ritmo avvincente che rimane insuperato nel mondo dei “monster movie”.
In definitiva, “Lo Squalo” è molto più di un film d’avventura sul terrore di uno squalo assassino; è un’opera d’arte che ha ridefinito il concetto di suspense cinematografica e ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura popolare. L’audacia di Spielberg nel rompere le convenzioni e l’abilità nel trasformare le sfide in trampolini di lancio creativi sono il motivo per cui “Lo Squalo” rimane una pietra miliare del cinema mondiale.