

Mi chiamo Camilla D’Agostino, ho 18 anni e frequento la…
Ha fatto il suo ritorno dopo due anni a causa della pandemia la Milano Fashion Week, che si è appena conclusa seguendo le date: Martedì 22 Febbraio-Lunedì 28 Febbraio.
Tra le sfilate che hanno lasciato gli spettatori più entusiasti e sorpresi allo stesso tempo, troviamo sicuramente Moschino.

Jeremy Scott (Direttore Creativo di Moschino) ha trasformato la passerella in un’area cinematografica, ispirandosi a 2001: Odissea nello Spazio.
La scenografia è una stanza da letto in stile parigino, con pareti color azzurro pastello con boiserie in rilievo e sedute rococò; al posto del pavimento, dei riquadri luminosi che davano luce alla scenografia e alle modelle, che facevano il loro ingresso e la loro uscita di scena da una porta sullo sfondo.
L’intento per Jeremy Scott è quello di ricordare al pubblico che la moda è spettacolo, e come tale, lui ama farsi riconoscere nei modi più bizzarri con l’originalità che sicuramente lo contraddistingue.
Difatti i vestiti delle modelle sono stati trasformati in arpe, orologi, lampadari, tailleur a forma di cassettiera con maniglie vere e proprie al posto dei bottoni ecc., il tutto in forma umana, sfilando con eleganza, normalità ed esclusività in passerella

Ma attenzione, perché Jeremy non si è limitato a stupire le persone soffermandosi solo sugli “abiti”, ma si è sbizzarrito anche per quanto riguarda gli accessori, dando il via ad orecchini esilaranti, trasformati in veri e propri candelabri, gabbie, leggii e paralumi.
Embed from Getty ImagesLe posate d’oro e d’argento invece prendono la forma di gioielli e bottoni che riprendono le spille d’archivio di Moschino, lanciate per la prima volta nel 1990; un vassoio d’argento invece prende il posto di un top e la teiera è usata come borsetta.

I colpi di scena però non sono finiti, poiché il Direttore Creativo di Moschino ci saluta così chiudendo la sfilata indossando una tuta d’astronauta rossa, il tutto sulle note di Strauss.

Photo Credit: Alessandro Lucioni
Writer
Camilla D’Agostino

Mi chiamo Camilla D’Agostino, ho 18 anni e frequento la facoltà di scienze della moda e del costume presso l’università di Roma “La Sapienza”; fin da piccola sono sempre stata affascinata dal mondo della moda e dalle sue derivazioni. Amo viaggiare, la musica, fare shopping e distinguermi dagli altri, esprimendo la mia personalità attraverso l’abbigliamento.