Il 26 settembre nelle sale cinematografiche uscirà “Pap musica – animation for fashion” di Leikiè.
Il titolo prende ispirazione dalla “Pop Music”, dalla “Pop Art” e dal “Prêt-à-Porter” il cui acronimo è “PAP”. Ed è proprio così che la regista, coniugando l’idea della moda Prêt-à-Porter con l’elemento musicale che caratterizza il film, ha dato vita a PAP MUSIC, che è la fusione totale del settore Moda, Musica, Design e Animazione.
La narrazione è ironica affascinante ed immersiva con scenari creati al computer attraverso una grafica di alti livelli che ricostruisce il patrimonio artistico italiano.
Per non parlare dell’estetica che si contraddistingue per le sue grafiche, i colori saturi, creando così un’esperienza visiva e unica che rispecchia la creatività presente nel settore moda.
Il successo di una pellicola dipende da tanti fattori tra cui la scelta delle voci.
Infatti, vi è stato uno studio accurato e minuzioso per quanto riguarda la selezione dei doppiatori italiani, talenti dello spettacolo ed illustri attori, che hanno arricchito il rullo con interpretazioni vocali che aggiungono profondità e carisma ai protagonisti stessi.
La presenza di Luca Ward (nel ruolo di Giuseppe titolare dell’azienda), Rudy Zerbi (voce narrante) Marco Mazzoli (Direttore commerciale), Jack La Furia (Max) e tanti altri, attirerà sicuramente una vasta fetta di fan che seguono gli artisti nelle loro carriere.
Le strade del mondo dell’arte e della moda si intersecano, poiché entrambi sono legati alla sfera creativa ed emotiva.
Collaborazioni come quella tra la stilista Elsa Schiaparelli e l’artista Salvador Dalì o ispirazioni come l’abito Mondrian di Yves Saint Laurent, sono esempi storici e palpabili di due ambienti che effettivamente si contaminano a vicenda.
Il movimento della Pop Art, nato negli anni sessanta negli Stati Uniti ha avuto un ruolo fondamentale nel legare queste due realtà.
Artisti come Andy Warhol, Roy Lichtenstein e Jeff Koons hanno contribuito a questa fusione, esprimendo i concetti cardine della società consumista tramite un linguaggio ironico e sarcastico.
Inoltre, Gianni Versace fu uno dei primi a cogliere la cultura Pop, collaborando con il teatro e l’arte contemporanea.
La sinossi
Una nuova casa di moda italiana, insieme al suo giovane team eclettico e divertente, lancia una collezione inedita. Amori, contrasti caratteriali e dinamiche lavorative si intrecciano continuamente, sostenute da un ritmo incalzante e divertente, con numerosi colpi di scena. Al centro della storia c’è il rapporto amoroso, ma sempre conflittuale, tra Lui e LEI che sono rispettivamente il direttore commerciale e la stilista dell’azienda. Episodi divertenti, intrecci amorosi, dinamiche lavorative e tanta musica accompagnano una narrativa giovane e serrata, catalizzando la visione del film “PAPmusic Animation for Fashion” dall’inizio alla fine.
Wonderyou ha avuto modo di far una chiacchierata con la regista Leikiè, una cantautrice e artista di grande talento, con la capacità di intrecciare musica e narrazione in modo unico e coinvolgente. Le sue opere, caratterizzate da strutture asimmetriche e ritmi emozionali, riflettono una visione artistica distintiva che cattura l’immaginazione del pubblico.
Da dove deriva il tuo nome d’arte “LeiKiè”?
Questo nome deriva dalla completa ed incessante ricerca del se, con la missione continua di ricercare la mia persona.
Dal momento che credo fortemente che gli esseri umani non siano solo un’unica entità, bensì molte all’interno di ognuno di noi. Quando arriva quell’istante in cui si pensa di essere una sola cosa e che quindi possiamo occuparci solo di un settore, possedere solo quella unica passione, si diventa rigidi ed è quello l’istante in cui si eliminano le tante sfaccettature che rendono “ straordinario” quel particolare individuo.
In che modo cerchi la tua anima?
La mia psiche ha necessità di connettersi costantemente con la mia essenza più profonda, perché in questo modo riesco ad arginare il dolore e/o il buio interiore; ed è proprio per questo che mi piace interpretare vari ruoli diversi allo stesso tempo, proprio come nel mio film, così da conoscere, grazie a ciò, altre parti di me stessa: è come salire su una giostra ed esplorarsi sempre, cosa che consiglio di fare a tutti.
Quanto conta la resilienza nella tua vita e nel tuo lavoro?
C’è sempre bisogno di alimentare una grande concentrazione, focalizzandosi su un obiettivo per rimanere saldi riguardo ad un concept creativo.
È fondamentale far accrescere il concetto di resilienza, ossia la capacità di superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà, per rimanere saldi nei momenti più critici e scabrosi che la vita ti pone davanti.
In sostanza, dovremmo accogliere la nostra esistenza come un sentiero magico, un percorso, con lo zaino in spalla, non troppo pesante chiaramente, per proseguire indipendentemente da ciò che si presenta davanti.
Consigli per affrontare momenti difficili?
Quando si accoglie il buio interiore si diventa meno intelligenti, poiché ci lasciamo invorticare dalle situazioni, come in un loop perenne. Infatti, dovremmo riuscire a combattere questa sensazione semplicemente lasciandola andare, abbandonandola a sé stessa, attraverso l’accettazione e l’umiltà.
Tutto questo si può fare: bisogna intercettare dentro di noi le “pile di luce” per riuscire a visualizzare solo le energie positive così da illuminare la propria persona.
Infine, bisogna ricordarsi che nulla accade per caso e che, qualsiasi cosa e/o situazione che arriva, ci sta insegnando qualcosa.
C’è stato un momento in cui una situazione ti ha insegnato tanto?
Il mio lato creativo, che mi ha fornito la spinta per questa folle creazione, è molto più spiccato rispetto a quello pragmatico.
Tuttavia, se ti tuffi in questo grande mare, hai bisogno di avere tutti gli strumenti per nuotare ed io mi sono accorta di non avere tutte le conoscenze adeguate.
Pertanto, ho investito le mie energie per studiare anche ciò che non era di mia principale competenza.
Questo coraggio l’ho dovuto tirar fuori quando ho visto due miei collaboratori che discutevano ferocemente a causa di una decisione da prendere in merito al progetto; in ogni modo, se il disegno è di mia proprietà, e di questo si trattava, dovevo – comunque – essere io a fornire l’ultima parola che, a causa delle lacune e rifiuto nell’apprendere ciò che non mi piaceva, non veniva presa.
Ed è stato quello il momento in cui ho deciso con fermezza di non delegare più ma di prendere in mano il timone e studiare tutto: necessità fa virtù..
Consigli per non perdere l’ardore?
Dedicarsi alla parte creativa, che è per me una necessità vitale, come l’acqua.
Ai giovani consiglierei di ascoltare sé stessi, scavare in fondo, cercando sempre la propria anima.
Oltre a ciò, cercare di coltivare e curare le proprie passioni e, una volta trovata la propria strada, rimanere con i piedi ben saldi a terra senza perdersi né dentro né fuori.
La generazione di oggi, forse, a causa della costante ricerca della perfezione, è – per assurdo – un pochino smarrita.
Dunque, per vivere bene bisognerebbe cercare di toccare le corde della propria anima: dipingere, cantare, giardinaggio o
qualsiasi altra cosa che permette di far brillare l’individuo che sceglie con coscienza.
Tutto ciò, chiaramente non è semplice da gestire, dal momento che ci vuole grande sforzo ed una grande dose di disciplina per essere responsabili e fare ciò che ci piace, ma è possibile.
Per portare a termine questo progetto quanto tempo ci hai impiegato?
14 lunghi anni, di cui i primi 4 anni son stati di scrittura, disegni, tempo che è servito all’ideazione per fornire il prodotto ad un’altra azienda.
Non ti credere che è stato tutto fattibile, anzi, ci sono state delle disavventure così orribili che mi hanno dato la spinta per mettermi in proprio; e così, ho dovuto riniziare ponendo, questa volta, la qualità piuttosto che la velocità, come punto principale per realizzare il mio sogno.
Cerco notizie ad Ovest Nord Ovest, sono logorroica e amante dell’informazione. Mi occupo di comunicazione, Social Media e speakeraggio radiofonico, mi piacciono le parole perché ognuna di esse racchiude un significato specifico. Nella vita ho sempre cercato di fare più cose insieme per poter imparare e migliorare, ritengo che c’è sempre tempo per trovare le proprie passioni basta perseguire la propria strada!I miei hobby sono la cinematografia, la fotografia e lo sport soprattutto il nuoto e la boxe, almeno per il momento! Il mio posto preferito è sicuramente il mare dove poter fare introspezione e staccare la mente.