Ed è subito il Signore degli Anelli al Festival del Cinema di Roma venerdì 18 ottobre all’Auditorium parco della musica.
Viggo Mortensen brilla come non mai sul tappeto rosso ma anche in conferenza stampa.
È il protagonista più atteso della giornata dato che riceverà anche il premio alla carriera. Si tratta della pellicola “The Dead Don’t Hurt”, da lui scritto, diretto e interpretato.
È un ricercato western femminile, ambientato a metà ottocento, con protagonisti lo stesso Mortensen e Vicky Krieps nelle vesti di due immigrati che cercano di realizzare la costruzione di una vita in una cittadina corrotta del Nevada.

“non ero la prima scelta per lavorare nel cast del “il Signore degli anelli”, ho dovuto sostituire un attore mentre le riprese erano già in corso; quindi non ho avuto molto tempo per imparare tutte le abilità che dovevo avere per i film: parlare l’elfico, maneggiare la spada, andare a cavallo, tutte queste cose.

Ero un po’ confuso perché ho accettato il ruolo e sono salito subito su un aereo. Ho avuto solo quel tempo per prepararmi. Per fortuna, quando ho iniziato a girare, ho dovuto affrontare sequenze prettamente fisiche, senza dialoghi particolari. Così ho potuto immergermi in Aragorn prima di iniziare a parlare.”

Procedendo con gli appuntamenti e la programmazione, alle 18:45 la sala Sinopoli ospiterà l’anteprima di “Fino alla fine” di Gabriele Muccino.
Il regista torna sulla scena cinematografica con un action movie da mille volti e generi: thriller, storia d’amore, racconto di sopravvivenza e redenzione.
Tutto si concentra nell’arco di 24 ore, la pellicola fa riflettere sul ruolo del destino, sul passaggio all’età adulta e sul peso che possono avere le scelte.

Ha dichiarato Muccino: “Il film è un invito a vivere senza rimorsi, a esplorare il nuovo e a sfidare il passato, offrendo una riflessione profonda e appassionata sulla vita, la libertà e l’amore”.

Alle ore 21.30 sempre in Sala Sinopoli, si terranno i primi due episodi della serie Avetrana – Qui non è Hollywood, diretti da Pippo Mezzapesa (Il bene mio, Ti mangio il cuore), anche sceneggiatore con Antonella Gaeta e Davide Serino.

Ogni episodio è narrato dal punto di vista di uno dei protagonisti: Sarah Scazzi, la cugina Sabrina Misseri e i genitori di lei, Michele Misseri e Cosima Serrano
È stato fatto un enorme lavoro di ricerca ed archivio, anche con la famiglia Scazzi.
Secondo le testimonianze del cast e del regista in conferenza stampa, il lavoro svolto è stato un “addentrarsi” negli schedari dei racconti di questa terribile vicenda e riportarli su un grande schermo. “Un gioco da ragazzi” direbbe qualcuno ma invece è stata un attività di ricerca minuziosa fino all’inverosimile.

Cerco notizie ad Ovest Nord Ovest, sono logorroica e amante dell’informazione. Mi occupo di comunicazione, Social Media e speakeraggio radiofonico, mi piacciono le parole perché ognuna di esse racchiude un significato specifico. Nella vita ho sempre cercato di fare più cose insieme per poter imparare e migliorare, ritengo che c’è sempre tempo per trovare le proprie passioni basta perseguire la propria strada!I miei hobby sono la cinematografia, la fotografia e lo sport soprattutto il nuoto e la boxe, almeno per il momento! Il mio posto preferito è sicuramente il mare dove poter fare introspezione e staccare la mente.