Taranto è la protagonista indiscussa ai David di Donatello: Palazzina Laf non è solo un film, ma un tributo alla città e ai suoi cittadini, costantemente costretti a scegliere tra lavoro e salute. Alla 69ª edizione dei David di Donatello, “Palazzina Laf”, opera prima del regista Michele Riondino, ha trionfato con tre importanti premi: Miglior Attore Protagonista per Michele Riondino, Miglior Attore Non Protagonista per Elio Germano e Miglior Canzone Originale per Diodato.
Michele Riondino, protagonista e regista del film che denuncia il mobbing nell’ex acciaieria Ilva, ha sottolineato l’importanza del cinema come industria che offre lavoro e ricchezza, proponendosi come alternativa alla dipendenza dalla fabbrica: “Siamo cresciuti con l’idea che non ci fosse altro destino se non la fabbrica, l’acciaieria. Il cinema non è l’alternativa ma è un’industria, dà lavoro, produce ricchezza. Quindi nel nostro piccolo possiamo anche far a meno della fabbrica“.
Diodato ha ricevuto il premio per la Miglior Canzone Originale con “La mia terra”, contribuendo alla colonna sonora del film e dedicando il riconoscimento alla sua terra e a Taranto, invitando tutti a scoprire la bellezza della città nonostante le difficoltà.
Palazzina Laf si è affermato come una delle rivelazioni della serata, accostandosi ai grandi del cinema italiano come Paola Cortellesi, Marco Bellocchio e Matteo Garrone.
La forza e l’urgenza della storia raccontata nel film sono emerse anche dalle parole di Elio Germano, che ha appreso il dialetto tarantino per interpretare il suo ruolo in modo autentico, ringraziando coloro che hanno condiviso la loro esperienza per portare alla luce questa storia.
“Un Saluto Speciale alla Nostra Amata Taranto!“
