La Cintura Nera del Festival di Sanremo, Toto Cutugno, ha segnato la sua presenza sul palco ben 15 volte, raggiungendo il culmine nel 1980 con la vittoria grazie al brano “Solo noi”. Nonostante sia arrivato secondo ben sei volte, la sua influenza è indiscutibile.
Toto Cutugno non ha soltanto segnato la storia della musica italiana attraverso il suo trionfo all’Eurovision Song Contest del 1990 con “Insieme: 1992” – un risultato raggiunto solo in precedenza da Gigliola Cinquetti nel 1964 e dai Maneskin nel 2021 – ma anche per una canzone che si è insinuata nei cuori di più di una generazione di italiani. Stiamo parlando de “L’Italiano“, un brano da lui inciso nel 1983, che nonostante il quinto posto a Sanremo, ha ottenuto uno straordinario successo in classifica e ha sorprendentemente varcato i confini nazionali, diventando un’icona all’estero.
L’origine di “L’Italiano” risale al 1970 quando il brano fu inizialmente pensato per Adriano Celentano. Tuttavia, è stato proprio il pathos e il graffio inconfondibile di Toto Cutugno a conferire a questa canzone il suo carattere leggendario. Il padre di Cutugno, trombettista, ha guidato il figlio nell’affascinante mondo della musica fin da giovane, contribuendo a scoprirne il talento.
Gli anni ’70 sono stati una fase di sperimentazione per Toto Cutugno, culminando con la fondazione del gruppo “Toto & i Rockers”. Nonostante inizialmente si fosse concentrato sulla batteria, è stato con il gruppo “Albatros” che ha iniziato a esibirsi come cantante. La svolta avviene nel 1976 con la partecipazione a Sanremo e al Festivalbar. Da qui, Cutugno ha intrapreso sia la carriera da solista sia quella di autore per rinomati artisti italiani e internazionali, tra cui Dalida, Joe Dassin e Johnny Hallyday.
Gli anni ’80, grazie a Sanremo e al brano “L’Italiano”, hanno definitivamente consacrato Toto Cutugno tra le grandi leggende della musica. Questi successi hanno contribuito a farlo diventare l’eterno secondo del Festival di Sanremo. Oltre alle performance musicali, ha contribuito con sigle televisive e colonne sonore cinematografiche, come nel caso del film “Non ti muovere” di Sergio Castellitto.
Nel corso degli anni, Toto Cutugno ha affrontato la battaglia contro un tumore alla prostata nel 2007, ma ciò non lo ha fermato, permettendogli di ritornare a Sanremo l’anno successivo. Conosciuto come “The Italian Legend” nei Paesi Baltici, Cutugno ha proseguito la sua dedizione alla musica e ha fatto un’apparizione come giudice nella seconda stagione di “Ora o mai più”, programma condotto da Amadeus su Rai1. Questo è stato l’ultimo impegno televisivo, poiché gli anni successivi sono stati dedicati alla lotta contro la malattia che lo ha accompagnato fino ad oggi.
