Vivienne Westwood ci lascia all’età di 81 anni, “circondata dall’affetto della sua famiglia a Clapham”. Dopo la Queen Elisabetta II, ci lascia un’altra regina quella rivoluzionaria, quella del punk.
La triste notizia arriva dai suoi profili social ufficiali della stilista britannica, considerata la regina dello stile punk. Nata a Tintwistle, la Westwood ha continuato a fare le cose che amava, fino all’ultimo momento, progettando, lavorando sulla sua arte, scrivendo il suo libro e cambiando il mondo. Vulcano di idee e novità in vita, Vivienne fino alla fine ha voluto tener fede al suo genio.
Le sue ultime parole sono praticamente in linea con la sua identità di lotta, già passate alla storia: la stilista ha sottolineato ai suoi cari, ancora una volta, l’assoluta necessità di prenderci cura del pianeta. La Westwood avrebbe compiuto 82 anni l’8 aprile. Le sue creazioni hanno vestito generazioni di giovani ribelli come lei, testimoni di una rivoluzione della moda a suon di pelle e borchie, prima, e di corsetti e panier e non solo.
La stilista ha vissuto una vita straordinaria. La sua innovazione e il suo impatto negli ultimi 60 anni sono stati immensi e continueranno a generare i loro effetti anche nel futuro. La stilista è celebre per aver dominato la scena punk e per essere “madre” di alcuni degli abiti più belli della moda sposa. Da diversi anni la sua collezione è stata disegnata dal partner Andreas Kronthaler.
Vivienne Westwood da sempre amata da tutti, ha sempre dato voce ai suoi valori e lo ha sempre fatto esagerando. Nel dubbio – diceva – meglio esagerare. Tanto da essere persino arrestata, una volta: era la notte che celebrava il venticinquesimo anniversario dell’incoronazione di Elisabetta II. Nel 1992, anni dopo quelle proteste, la Regina le ha conferito l’onorificenza di Ufficiale dell’Impero Britannico (OBE) per poi, nel 2005, diventare Dama di Commenda dell’Impero Britannico (DBE).
Vivienne intramontabile ha sempre lottato per la giustizia e l’equità e ha lavorato a un piano per salvare il mondo. La stilista ribelle ha continuato a essere un’attivista politica fino a poco prima di morire. “La Vivienne Foundation – si legge in una nota ufficiale – una società senza scopo di lucro, fondata da Westwood alla fine del 2022, con i suoi figli e il nipote, sarà lanciata ufficialmente il prossimo anno per onorare, proteggere e continuare l’eredità della vita, del design e dell’attivismo di Vivienne.
L’obiettivo della Fondazione è quello di aumentare la consapevolezza e creare un cambiamento tangibile lavorando con le Ong, basandosi su quattro pilastri: cambiamento climatico, stop alla guerra, difesa dei diritti umani e protesta contro il capitalismo. La Fondazione Vivienne esiste per creare un mondo migliore e attuare i piani di Vivienne.
Il suo ultimo monito: fermare il cambiamento climatico. Questa è una guerra per l’esistenza stessa della razza umana e quella del pianeta. L’arma più importante che abbiamo è l’opinione pubblica. Diventa un combattente per la libertà”.
Quando parliamo di lotta al “sistema”, in riferimento a Vivienne Westwood, non ci riferiamo esclusivamente al sistema moda.
La moda per la grande Vivienne era una scusa per parlare di politica e per imporsi ad un sistema poco rispettoso nei confronti del pianeta.
Salve sono una manager esperta in comunicazione, che punta sull’innovazione e la ricerca, il mio settore è legato alla sfera moda anche se la mia cultura e il mio spirito di osservazione mi portano ad avere sfaccettature che sinergicamente si avvicinano all’arte, alla musica e a tutto ciò che svela la nuova tendenza. Adoro il mondo del Fashion che coltiva la cultura e le tradizioni: incantata dalla genialità di un Alexander McQueen e dall’eleganza innovativa di un Jean Paul Gaultier. Sono una sognatrice autentica che crede che le passioni sono l’alimento per concretizzare i sogni, amo viaggiare,visitare musei, conoscere e documentarmi sempre….