Nel cuore pulsante di Grottaglie, tra vicoli che sanno di pietra antica e botteghe di ceramica che parlano con le mani, c’è un luogo in cui il tempo ha deciso di rallentare. Si chiama La Capasa, e non è solo un’osteria: è una dichiarazione d’amore alla Puglia più vera, quella che si gusta, si racconta e si vive con lentezza.
Non si viene qui solo per mangiare. Si viene per ricordare, o per scoprire, com’era la cucina di una volta, quella delle nonne e delle feste in casa, dei sapori intensi, semplici e profondamente autentici.
Il sogno nasce da Alessandro, un giovane che ha portato in valigia esperienze da tutta Italia e dal mondo, ma ha scelto di tornare a casa. Perché è qui, tra le radici e la memoria, che ha trovato la forza per piantare un’idea ambiziosa: ridare vita a una cucina antica, senza fronzoli, senza mode. Solo verità.
Il nome stesso – La Capasa – racconta una storia: quella di un recipiente in terracotta, tipico della tradizione grottagliese, usato per conservare i cibi e i ricordi. Come se ogni piatto fosse un contenitore di amore e pazienza, un tempo lento che oggi si è perso.
Appena varchi la soglia, ti accoglie un’aria calda, familiare, e quella gentilezza che non è cortesia da manuale, ma rispetto vero per l’ospite. Il servizio è fatto di sguardi sinceri, parole misurate, sorrisi veri.
Qui tutto è in sinergia: il cibo, il vino, l’atmosfera. E c’è un dettaglio che colpisce subito, più del menù: l’amore. Si sente nelle mani di chi impasta, negli occhi di chi serve, nel racconto di ogni piatto. È un amore che non urla, ma che si sente forte.
Ogni ingrediente è scelto con cura, ogni preparazione è un atto di devozione. La cucina è un viaggio nel passato, ma senza nostalgia: è un ritorno orgoglioso alle origini, dove il rispetto per la materia prima è sacro. Le orecchiette, la carne alla brace, i legumi cotti lentamente, i dolci di mandorla…
Tutto parla pugliese stretto, e lo fa con eleganza, senza bisogno di rivisitazioni o effetti speciali.
E poi c’è il vino. Non un accessorio, ma un compagno di viaggio. Vini locali, raccontati come si racconta un amico, scelti per accompagnare, mai per sovrastare. Perché qui ogni sorso è una pausa, ogni bicchiere un invito a restare.
“La Capasa” è l’osteria che mancava. Un luogo in cui l’autenticità non è uno slogan, ma una responsabilità. Un angolo di Puglia che sa essere casa, rifugio, tavola. È il luogo dove torni, ogni volta che vuoi sentirti parte di qualcosa di vero.
Con gratitudine e cuore pieno,
G. & A. – Due ospiti entusiasti