Grande lutto nel mondo del cinema per Alvaro Vitali, tante lacrime per Pierino che si è spento il 24 giugno nella sua dimora a Roma.
Era stato ricoverato due settimane fa «per una broncopolmonite recidiva»
Oggi, 26 giugno, l’ultimo saluto ad Alvaro Vitali. I funerali si terranno alle 15 nella chiesa di San Pancrazio, a Roma.
Ha rappresentato una figura unica del panorama cinematografico italiano: da elettricista a icona felliniana, da stella di Pierino all’abisso dell’oblio e infine a una lenta rinascita. Una vita caratterizzata da talento, eccessi, cadute e risalite, che riflette la fragilità e la forza di chi ha attraversato decenni di cambiamenti culturali.

Il comico ha dato vita ad un volto memorabile personaggio di Pierino, figura molto nota della “Commedia sexy all’italiana” degli anni ’70 e ’80, con la sua comicità ha creato un varco nel cuore di tutti. Inutile dire che i suoi film hanno lasciato un’impronta indelebile nel cinema italiano e, hanno influenzato sia artisti che telespettatori. La leggerezza e la sua spensieratezza erano due qualità che lo hanno reso così unico.

L’attore era stato ricoverato per due settimane in ospedale per un grave problema di salute. L’ex moglie Stefania Corona ha confermato che il ricovero di lui è stato causato da una broncopolmonite recidiva. Lino Banfi ha pubblicato su Instagram un videomessaggio per ricordare il collega, con cui ha condiviso numerosi film tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80, come La compagna di banco e L’onorevole con l’amante sotto il letto.

Sebbene negli ultimi anni si fossero un po’ allontanati, l’attore pugliese ha espresso il suo dolore per la scomparsa dell’amico. Nel video ha dichiarato: “Certo che non è facile fare quello che sto facendo io adesso, tutto si può dire di me, ma non che sono altruista e non che non sono amico di tutti“. Ha poi aggiunto: “Figuriamoci se non potevo essere amico di Alvaro, però sono capitate due strade diverse. Come si fa a fare le stesse cose? Uno fa una cosa, uno fa un’altra.”
Claudio Di Napoli, regista e amico di Alvaro Vitali, parla anche della sofferenza che lui stesso gli aveva confessato, dovuta alla separazione dalla moglie, Stefania Corona, che era rimasta a vivere nella loro casa con un altro uomo. Inoltre, parla anche delle sue ultime ore di vita:
“Ogni giorno mi ripeteva: “Domani mi inca*** e firmo”. E alla fine lo ha fatto davvero. appena ho saputo che aveva lasciato l’ospedale, l’ho chiamato e mi sono arrabbiato. Ma lui non ce la faceva più. Era ricoverato da due settimane, voleva solo tornare a casa.
È stato Manolo, un nostro amico che da qualche tempo gli faceva da assistente, ad andarlo a prendere. Lo ha portato a pranzo a Fiumicino, poi dal barbiere e infine a casa. Purtroppo, non è nemmeno riuscito ad arrivarci: dopo aver salito i primi tre gradini, si è sentito male e si è accasciato.
L’ambulanza è arrivata subito, ma non c’è stato nulla da fare. È morto tra le braccia di Manolo». Aggiunge: “Era molto triste. La situazione sentimentale che stava vivendo lo aveva profondamente provato – continua -. Soffriva come un cane abbandonato sull’autostrada“. Infine sulla moglie: “L’ho vista, sta molto male“.

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