Venezia ha smesso per un attimo di essere città, diventando simbolo. Non più solo bellezza sospesa sull’acqua, ma teatro sontuoso di uno dei matrimoni più commentati dell’anno: quello tra Jeff Bezos e Lauren Sanchez. A far da cornice, l’isola di San Giorgio Maggiore. A osservare, il mondo intero. Tra fascino, glamour e – inevitabilmente – domande.
Può l’amore convivere con il lusso sfrenato? Può la bellezza di Venezia resistere al peso di un evento da milioni di dollari?
La cerimonia, blindatissima, ha visto la partecipazione di circa 200 invitati ultra selezionati: da Kim Kardashian a Tom Brady, da Orlando Bloom a Oprah Winfrey, fino alla regina Rania di Giordania. Tutti arrivati via yacht o jet privati, accolti in strutture da sogno come l’Aman Venice e il Gritti Palace. A fare da sfondo, mega yacht come “Arience” e “Kisnet”, simboli naviganti di uno sfarzo che non conosce crisi.
Il matrimonio è costato, secondo alcune stime, tra i 10 e i 30 milioni di euro. Una cifra che, rapportata ai 230 miliardi di patrimonio di Bezos, rappresenta meno dello 0,013%.
Ma è proprio questo il punto: quando tutto è possibile, cosa diventa davvero straordinario? Una celebrazione d’amore o una messa in scena del potere globale?
A San Giorgio non sono arrivate solo le rose. Anche le proteste hanno trovato spazio: gli attivisti di Extinction Rebellion hanno sfilato in piazza San Marco con lo slogan “No Bezos”, denunciando l’impatto ambientale e sociale di eventi tanto opulenti in un pianeta sempre più fragile.
Lo stesso Bezos, in risposta (forse non casuale), ha donato 3 milioni di euro alla città. Gesto nobile o gesto strategico? La storia tra il fondatore di Amazon e l’ex giornalista Lauren Sanchez nasce sotto i riflettori – tra scandali e gossip – e si conclude, per ora, con una favola in abito bianco. Ma questa favola solleva riflessioni più ampie.
Cosa resta davvero dopo i fuochi d’artificio?
Una città fragile come Venezia può permettersi questi riflettori, o ne viene inevitabilmente consumata?
Il lusso è ancora un sogno, o si trasforma sempre più spesso in provocazione? In un’epoca che chiede misura, inclusione, sostenibilità, la celebrazione dell’estremo – tra bollicine, oro, privacy assoluta e tappeti rossi sull’acqua – può ancora affascinare. Ma anche dividere. Jeff Bezos e Lauren Sanchez sono oggi marito e moglie. Lo hanno fatto a modo loro: con discrezione apparente, ma con l’inconfondibile eco di chi non lascia nulla al caso.
E mentre Venezia torna lentamente alla sua quotidianità, tra turisti e gondole, resta l’eco di un evento che ha messo a nudo – ancora una volta – l’eterno conflitto tra incanto e potere, tra amore e visibilità, tra sogno e realtà. Perché a volte anche il matrimonio del secolo può farci riflettere su ciò che davvero vale. E su cosa, invece, luccica solo in superficie.
