Biennale di Venezia, una Ferrari di applausi, Day2

Eleonora Ono

Secondo giorno, altra programmazione di pellicole interessanti, ecco cos’è la Biennale di Venezia!

Si aprono le danze con innumerevoli applausi per l’arrivo di Patrick Dempsey per la premiere di “Ferrari” di Michael Mann in cui interpreta il pilota di auto da corsa Pietro Taruffi. Oltre al mitico Dottor Stranamore, l’hype è alto anche per l’arrivo di Adam Driver e Penelope Cruz.

 

Biennale di Venezia
Adam Driver sul red carpet dell’80esimo Festival di Venezia – (Photo by Vittorio Zunino Celotto/Getty Images)

 

La trama del film è incentrata totalmente sul concetto di una famiglia unita che ha ridefinito l’idea di un’auto sportiva italiana, oltre a sfoderare alte prestazioni, ed ha dato il via al concetto di formula uno.

Un trionfo al lido con 8 minuti di standing ovation per il regista!
Non è stata un’impresa semplice interpretare l’Enzo Ferrari del 1957, tant’è che il bellissimo Adam Driver vince la scommessa per essere risultato attendibile nelle vesti del personaggio scelto dal regista. Anche se l’attore conferma di non aver mai guidato una Ferrari. Guerre stellari gli ha dato il lancio per brillare nelle galassie più lontane?!

 

Biennale di Venezia
Pablo Larraín sul red carpet per il film “El Conde” – (Photo by Kate Green/Getty Images for Netflix)

 

Successivamente la programmazione è andata avanti con un’altra pellicola in concorso “El Conde” di Pablo Larraín. Il formato è in bianco e nero, il famoso e perenne contrasto tra bene e male, luci e tenebre, tutto ciò per rendere il rullo un horror ad hoc. Inoltre, il genere è grottesco & Fantasy.
La storia ha come soggetto un vampiro che vive in una villa in rovina che, dopo 250 anni di vita, decide di smettere di nutrirsi di sangue. Tuttavia, è colmo di immagini e personaggi che si intersecano e ciò può esser un punto a favore se usato nel migliore dei modi, oppure può creare ancora più confusione. Chissà come andrà a finire!

Caro Luc Besson con quale capolavoro farà innamorare i suoi fans?

 

Biennale di Venezia
Luc Besson al photocall di “Dogman” – Photo by Stephane Cardinale – Corbis/Corbis via Getty Images)

 

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Dogman, prodotto in Francia di genere drammatico, commuoverà tutti. Qui la tematica è più ostica, penetra un po’ più nel profondo rispetto a ciò che il pubblico è abituato a vedere, scava dentro la mente dell’umano, incappando – chissà senza volere – in stanze oscure. In questo il soggetto tormentato è Douglas, interpretato da Caleb Landry Jones, il quale è costretto a dover fare i conti con un’esistenza marginale.

A causa di continui traumi ha perso la fiducia negli esseri umani e l’ha sostituita con la presenza dei suoi adorati cagnolini.
Rispetto ai suoi capolavori passati, “Nikita”(1990) e “León”(1994), questo potrebbe far la differenza, dal momento che affronta tematiche come: il riscatto sociale e l’affermazione dell’identità individuale al di là del gender. C’è fin troppo materiale, vediamo che cocktail ne esca!

 

Biennale di Venezia
George Clooney e Amal Clooney (Photo by Franco Origlia/GC Images)

 

La laguna ha raggiunto la top quality con l’arrivo di George Clooney e la sua bellissima moglie Amal. Immaginate la voce intensa e lo sguardo magnetico mentre diceva: “Ciao sono George!”. Un sogno chiamato G.C.
Infine, Amal ha ringraziato con un gesto d’amore il marito e tutto il pubblico, dicendo: “È cominciato tutto qui a Venezia nove anni fa, ed ora siamo qui insieme.

Continuate a seguire la Biennale insieme a Wonderyou!


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