Il Ballo in Bianco: Dior Riscrive il Mito di Roma con Cruise 2026

Avatar photo

Un défilé onirico tra passato e futuro, dove la visione di Maria Grazia Chiuri trasforma Villa Albani Torlonia in un palcoscenico di moda, arte e memoria cinematografica.

Nel verde segreto di Villa Albani Torlonia, tra statue e pioggia gentile, Dior ha danzato con il tempo. La sfilata Cruise 2026 firmata da Maria Grazia Chiuri si è trasformata in un ballo rituale, sospeso tra passato e presente, in cui ottanta creazioni – a metà tra prêt-à-porter e Haute Couture – hanno preso vita come visioni. Un tableau che celebra la femminilità come potere, la moda come linguaggio, Roma come sogno.

 

Cruise 2026
Beatrice Borromeo in Dior Cruise 2026 (Photo by OneTake/GC Images)

 

L’atmosfera richiama un’eleganza rarefatta: frac madreperlacei, corsetti futuristi, pepli scolpiti ma illusori. Le scarpe – basse, quasi in punta di piedi – raccontano un’idea di forza quieta. Tra cuissardes evanescenti e ballerine-gladiatore, la silhouette si fa longilinea, leggera, danzante. Lussuosa e botanica, la collezione intreccia ricami, frange, volant, come se ogni abito portasse con sé la memoria di un giardino segreto.

 

Cruise 2026
Natalie Portman in Dior Cruise 2026 (Photo by OneTake/GC Images)

 

In filigrana, un’eco del leggendario Bal Blanc di Mimì Pecci Blunt, contessa, mecenate, rivoluzionaria ante litteram. I suoi balli mascherati, nei salotti artistici della Parigi anni Trenta, hanno ispirato questa sfilata-performance che sfuma i confini tra spettatori e protagonisti. Schiaparelli, Man Ray, Elsa Maxwell: nomi che tornano come fantasmi benevoli, pronti a vegliare su questo nuovo capitolo di moda viva.

 

Cruise 2026
Dior Cruise 2026 – Photo by Getty Images

 

Chiuri, ancora una volta, sceglie una figura femminile forte come musa. E con la riapertura del Teatro della Cometa – piccolo scrigno d’arte rinato per volontà della sua famiglia – rievoca la cultura del gesto e dell’abito come dichiarazione d’identità. “Lo stile è l’anima che prende forma nel corpo”, scriveva Jean Cocteau. E qui, in ogni cucitura, quella frase diventa abito.

 

See Also

Cruise 2026
Dior Cruise 2026 – Photo by Getty Images

 

La collezione mescola epoche come pagine sovrapposte di un diario di viaggio: velluti cardinalizi, lingerie svelata, gilet déco, jeans marmorei, corsetti velati. Fiori tridimensionali sbocciano sulla maglieria, mentre marsine e mantelli riflettono la stratificazione estetica della Città Eterna. Il cinema entra in scena grazie alla sartoria Tirelli e alle creazioni in garza medica ispirate ai costumi da Oscar, e al corto Les Fantômes du Cinéma di Matteo Garrone, proiettato come prologo digitale dello show.

 

Cruise 2026
Deva Cassel in Dior

 

In scena, un moderno ballo in bianco. Donne vestite di luce, uomini in nero, come in una coreografia d’altri tempi, ma con lo sguardo rivolto al futuro. L’arte, la moda e il cinema si fondono in un unicum visivo che celebra la trasformazione, la memoria e la bellezza inquieta di Roma. Una città che resta musa e mistero. Una sfilata che è anche manifesto. Una festa dell’immaginazione in abito da sera.


(c) 2019-2024 Wonderyou International Magazine - All Right Reserved.
Concept: Le Salon de la Mode  - Design:Luca Di Carlo

Scroll To Top

Free website hits

error: (c) 2019 Wonderyou Magazine - Tutti i Diritti Riservati